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A Toano è Kiwi power

09/07/2024

Nel suo piccolo Niamh Fisher-Black ha fatto la storia. Vincendo a Toano, infatti, l’atleta della SD Worx-Protime è diventata la prima neozelandese a vincere una tappa al Giro d’Italia Women. Dev’essere una bella sensazione essere la pioniera di qualcosa per il proprio Paese, anche perché è vero che parliamo di un Paese poco abitato e remoto (dall’Italia, non c’è posto più lontano della Nuova Zelanda), ma i Kiwi sono ormai da diversi anni in grande ascesa nel ciclismo. Sopratutto in pista, ma anche in strada si stanno facendo sempre più largo, anche nelle corse più importanti.

Niamh è sorella di Finn, corridore della UAE Team Emirates, appena 16 mesi più giovane di lei. Quando erano piccoli i due si sfidavano continuamente e a forza di farlo hanno scoperto di avere un talento enorme. Raggiunta la maggiore età hanno dovuto emigrare in Europa, prima è toccato a Niamh nel 2019, che ha trovato casa con la danese Bigla, e poi a Finn, scelto dalla formazione di sviluppo della Jumbo-Visma. Ad oggi, Niamh ha vinto 5 corse, Finn 4.

“Quello di oggi è il successo più bello della mia carriera” ha ammesso Niamh, che corre in una squadra in cui non è facile trovare i propri spazi, dal momento che ci sono Demi Vollering e Lotte Kopecky, le più forte di tutti. Salendo verso Toano, però, ha convinto la campionessa del mondo Kopecky a darle una chance, così è saltata a ruota di Mavi Garcia (Liv AlUla Jayco) – a proposito, che cuore l’esperta atleta spagnola, che ha attaccato a più riprese – e poi se n’è andata da sola a 700 metri dall’arrivo. A completare la festa della SD Worx ci ha pensato la stessa Kopecky, giunta seconda.

Pur senza pendenze impossibili, la salita di Toano ha messo in chiaro che le grandi favorite per conquistare la Maglia Rosa finale sono 3: Elisa Longo Borghini, Lotte Kopecky e Juliette Labous. La piemontese non ha perso un colpo fino a questo momento, ma Kopecky le ha comunque portato via 12 secondi di abbuoni tra ieri e oggi, sintomo che la corsa potrebbe decidersi su qualsiasi dettaglio. Siamo solo all’inizio, ma l’equilibrio è sottile. Ogni tappa potrebbe essere quella buona per tentare il colpaccio.

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