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    Aprica, Terre Roveresche e Imola, c’è gioia per le attaccanti?

    20/01/2025

    In una corsa a tappe di 8 giorni non sempre c’è spazio per chi, per indole, ama attaccare da lontano, cercando di cogliere di sorpresa il gruppo. Non è quindi scontato che al Giro d’Italia Women 2025 possa effettivamente arrivare al traguardo una fuga ma, in questo senso, a favore delle aspiranti fuggitive ci sono i numeri del 2024. Lo scorso anno, infatti, un attacco da lontano è andato in porto ben 3 volte. Non parliamo di fughe classiche, di quelle che si formano all’inizio della frazione, ma di azioni di forza di poche atlete, nate magari nella seconda parte di tappa. Quanto basta, comunque, per stuzzicare la fantasia delle attaccanti. Una cosa è certa, fuga o non fuga, per vincere una tappa del Giro Women devi andare forte, anzi fortissimo.

    Guardando i profili delle varie tappe l’impressione è che la prima chance per provare a lasciare il segno con un’azione dalla medio-lunga distanza possa arrivare già il secondo giorno, nella Clusone – Aprica di 99 km. Le ragazze, infatti, avranno sulle gambe solo la cronometro di Bergamo, le gerarchie in gruppo non saranno ancora del tutto chiare e non è detto che tra le favorite ci sia chi ha voglia di spremere la propria squadra fin dalla seconda tappa, a maggior ragione con un finale insidioso che sale con costanza negli ultimi 15 km. E allora ecco che muoversi in anticipo potrebbe essere una scelta saggia, senza contare che, verosimilmente, i distacchi saranno ancora limitati e in palio potrebbe esserci anche la Maglia Rosa.

    La Tappa 6, la Bellaria-Igea Marina – Terre Roveresche (Orciano di Pesaro) di 144 km, è però quella che più di tutte, per disegno, sembra strizzare l’occhio alle attaccanti. Lo sconfinamento e la salita a San Marino in avvio, gli strappi di Mondaino, Montericcardo, Beato Sante e Villa del Monte, e poi la salitella verso Mondavio che porta al traguardo, la rendono infatti troppo complicata per le atlete veloci e, allo stesso tempo, non abbastanza selettiva per le favorite per sperare di guadagnare secondi sulle avversarie. In questo caso sarà fondamentale riuscire a muoversi coi tempi giusti, senza sprecare troppe energie preziose nelle fasi centrali di tappa.

    Anche la Tappa 8, l’epilogo romagnolo del Giro d’Italia Women 2025, la Forlì – Imola di 138 km, potrebbe sorridere a chi avrà coraggio di provarci da lontano. Il circuito dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, con le salite di Mazzolano e Gallisterna, infatti, rende difficile un eventuale inseguimento per il gruppo e in più, dopo una settimana di battaglie, le energie rimaste nel serbatoio saranno veramente poche. Una variabile da tenere in considerazione è sicuramente quella della lotta alla Maglia Rosa: per le fuggitive è sicuramente meglio che i giochi siano già chiusi, altrimenti gli abbuoni al traguardo potrebbero far gola a qualche atleta.

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