Gli ultimi 150 metri. Dopo 876 km e 8 giornate di battaglia sono serviti gli ultimi 150 metri per capire chi avrebbe vinto il Giro d’Italia Women 2024. Ed è andato a chi la Maglia Rosa l’aveva indossata con orgoglio fin dal primo giorno, a chi a Brescia, dopo aver vinto la crono, si era commossa, perché quella maglia è un sogno, anche se hai già vinto tanto, tantissimo, in carriera.
Elisa Longo Borghini si è portata a casa il Giro e lo ha fatto con cuore, gambe e testa, difendendosi dagli attacchi di una straordinaria e fortissima Lotte Kopecky, e sfogando in quei 150 metri finali tutta la foga e la tensione accumulata in questi giorni. Una progressione micidiale, che la consegna direttamente alla storia del ciclismo.
Gli splendidi scenari abruzzesi, tra Pescara e L’Aquila, ci hanno regalato un ultimo atto ad alta tensione, con quel traballante secondo che ha inevitabilmente influenzato tutto il corso della tappa. Longo Borghini voleva far andare via la fuga, Kopecky voleva tenere chiusa la corsa per poi giocarsi gli abbuoni, e tutte le altre sono state costrette a fare da comparse in questa appassionante resa dei conti.
Dopo la salita di Castel del Monte, la SD Worx è rimasta con la sola Niamh Fisher-Black a spalleggiare Kopecky e quello è stato il momento in cui è partita l’azione decisiva, quella che ha tolto di mezzo gli abbuoni: Kim Le Court Pienaar (AG Insurance-Soudal), Franziska Koch (dsm-firmenich PostNL) e Ruth Edwards (Human Powered Health) sono andate via e le hanno riviste solo al traguardo. Appurato che le fuggitive non sarebbero state riprese, Kopecky ha saggiamente optato per giocarsi tutto nello strappetto finale di Acquasanta, sperando di creare un gap di almeno due secondi con Longo Borghini.
Elisa, però, non ha perso un metro, è rimasta francobollata alla ruota della fuoriclasse belga fino agli ultimi 150 metri, quando è scattata con tutta la forza e le energie che le erano rimaste in corpo ed è andata a prendersi quel Giro d’Italia che un’azzurra non vinceva dal 2008.
A rendere la giornata ancora più storica ci ha pensato Kim Le Court, che ha vinto la tappa regalando alle isole Mauritius un successo insperato e a dir poco inusuale. No, questa prima edizione del Giro d’Italia Women targato da RCS Sport proprio non ce la dimenticheremo.