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    Il dominio olandese

    29/09/2023

    Il primo vero contatto tra il Giro d’Italia femminile e l’ondata arancione delle atlete olandesi si concretizza nel 2000. A Pergine Valsugana la Farm Frites vince l’inedito prologo a squadre d’apertura (solo 3 chilometri) consegnando la prima Maglia Rosa alla sua capitana Leontien Van Moorsel, che il giorno dopo conquisterà la prima frazione in linea e poi ancora altre due nei tre giorni seguenti. In quel periodo Van Moorsel è la superstar del ciclismo internazionale, capace di vincere titoli mondiali e olimpici tra strada e pista, oltre a quasi duecento gare in carriera. E’ lei che di fatto anticipa l’era olandese che saprà dettare legge nelle edizioni future. Dal 2011 ad oggi l’Olanda ha dominato al Giro d’Italia femminile ottenendo 11 vittorie finali, arricchite da 59 successi di tappa (che diventano 86 totali nel corso degli anni).

    Grazie ad una lunga striscia di affermazioni parziali (la prima arrivata nel 2007 a Correggio), Marianne Vos con 32 centri è la plurivittoriosa della storia del Giro. La campionessa classe ’87 arriva in Italia confermando di essere la cannibale del momento. Non si limita alle tappe ma centra anche le classifiche generali e di specialità. Vos si prende il Giro del 2011 (con 5 tappe e le maglie a punti e degli scalatori), del 2012 (altre 5 tappe e classifica a punti) e del 2014 (3 tappe e punti). Da quell’anno in poi cederà lo scettro ad un’altra sua fenomenale connazionale.

    Arriva il turno infatti di Anna Van der Breggen, altra stella del panorama internazionale, che confermerà le sue doti che l’hanno contraddistinta durante la sua carriera: pragmatismo e generosità.

    Van der Breggen ottimizza al meglio i colpi del proprio repertorio vincendo quattro edizioni del Giro femminile con sole quattro vittorie di tappa totali (su dodici partecipazioni), grazie ad una perfetta gestione di gara tra compagne ed avversarie. L’oro olimpico di Rio trionfa nel 2015 (conquistando tappa e maglia al penultimo giorno in una cronometro), nel 2017 e nel 2020 (senza alcun successo parziale in entrambe le occasioni) e nel 2021 (2 tappe e la classifica a punti). Per lei anche tre podi finali: seconda nel 2019, terza nel 2014 e 2018

    La campagna “orange” al Giro femminile si conclude (al momento) con Annemiek Van Vleuten, l’ultimo asso pigliatutto di una generazione particolarmente talentuosa. La scalatrice classe 1982 ha appena annunciato il ritiro dalle scene ciclistiche, molte delle quali vissute con gloria sulle strade italiane dove ha infilato due doppiette, risultando quest’anno anche la più anziana vincitrice della Corsa Rosa (40 anni, 9 mesi e un giorno). Primo centro nel 2018 (3 tappe), bissato nel 2019 (2 tappe), tris nel 2022 (2 frazioni) ed infine quarto sigillo nel 2023 (altre 3). Van Vleuten chiude la propria carriera con 16 tappe totali che la pongono in terza posizione nella speciale graduatoria dietro Vos e Rossner (19). Assieme a Vos con 33 Maglie Rosa totali, la coppia olandese si piazza al secondo posto dietro Luperini, primatista a quota 40.

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