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    Longo Borghini, sono lacrime Rosa

    07/07/2024

    Sarà che forse abita a una manciata di chilometri da Filippo Ganna, fatto sta che oggi Elisa Longo Borghini si è travestita da locomotiva e ha sfoderato una prestazione a cronometro strabiliante, probabilmente una delle migliori della sua carriera. Il Giro d’Italia Women 2024, la prima edizione targata RCS Sport, si è quindi aperto con lo squillo di una fuoriclasse, una delle sportive italiane più vincenti e iconiche della propria generazione.

    Nella cronometro disegnata per le strade di Brescia, per un totale di 15,7 km, Elisa ha scelto, come tutte le altre grandi favorite, di scattare tra le prime, per ridurre al minimo il rischio di prendersi la pioggia, che poi è effettivamente arrivata nel finale. Scelta saggia, ma ad impressionare è stata soprattutto la potenza che è riuscita ad esprimere per tutto l’arco della gara, tanto da rifilare 25” a Lotte Kopecky (SD Worx-Protime) e 29” a Juliette Labous (dsm-firmenich PostNL), due delle grandi favorite della Corsa Rosa.

    E dopo più di due ore sulla hot seat, per Longo Borghini sono state lacrime di gioia. Perché puoi anche aver vinto 45 corse e conquistato medaglie olimpiche e mondiali in carriera, compresi due Giri delle Fiandre, una Parigi-Roubaix e una Strade Bianche, ma la Maglia Rosa ha sempre un sapore particolare, speciale, romantico. Elisa l’aveva già indossata nel 2020, anche in quel caso dopo la prima tappa, che però era una cronometro a squadre. Stavolta se l’è conquistata da sola, pochi giorni dopo essersi vista strappare la maglia Tricolore a cronometro che si era conquistata in strada, a causa di un errore dall’ammiraglia – ritenuta troppo vicina all’atleta durante la prova – che l’è costata una penalità e il primo posto in classifica.

    Oggi Longo Borghini si è riscattata con gli interessi e domani, nella Volta Mantovana-Sirmione, splenderà di Rosa per tutta la tappa. “L’importante sarebbe però indossarla a fine Giro” ha detto l’atleta piemontese, senza nascondere le proprie ambizioni. Kopecky e Labous sono avvisate. Un’italiana non vince il Giro dal 2008, erano gli anni della grande Fabiana Luperini. Ora sono però gli anni della grande Longo Borghini.

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