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Lotta aperta: Kopecky sfida Labous, Longo Borghini e Realini

06/07/2024

Dal 2017 ad oggi il Giro d’Italia Women è sempre stato vinto o da Anna van der Breggen o da Annemiek Van Vleuten. Nel 2024, per la prima volta, non ci saranno ne una ne l’altra perché entrambe hanno appeso la bicicletta al chiodo (anche se van der Breggen potrebbe fare un clamoroso ritorno l’anno prossimo), il che significa che il trono è vacante e al via non ci saranno atlete che hanno già vinto la corsa in passato.

Non ha vinto la Corsa Rosa, ma Lotte Kopecky (SD Worx-Protime) ha vinto quasi tutto quello che poteva vincere in carriera e si candida ad essere la favorita numero uno per questa prima edizione del Giro d’Italia Women targato RCS Sport. Negli ultimi due anni è migliorata notevolmente anche in salita, come dimostra il 2° posto al Tour de France Femmes della stagione scorsa, e in Italia potrà verosimilmente puntare a far bene in ogni frazione, tranne quelle totalmente pianeggianti. In più, la fuoriclasse belga avrà a disposizione una squadra davvero forte, con la neozelandese Niamh Fisher-Black, già 3 volte in Top 10 al Giro d’Italia, e l’esperienza di Elena Cecchini e Chantal Van den Broek-Blaak, che di corse a tappe ne hanno corse a decine.

Si prospetta una grande chance anche per Juliette Labous (dsm-firmenich PostNL), atleta quasi sempre piazzata alla quale manca il grande squillo per potersi inserire nell’elite assoluta di questo sport. L’anno scorso chiuse seconda in generale, quest’anno senza Van Vleuten può ambire al massimo risultato.

Una delle squadre più attrezzate sembra invece essere la Lidl-Trek, con Elisa Longo Borghini, due volte sul podio finale, e Gaia Realini, terza nel 2023, che sognano di riportare un’italiana sul gradino più alto del podio 16 anni dopo l’ultima volta, ovvero da Fabiana Luperini nel 2008. La formazione americana emana esperienza da tutti i pori, con Lizzie Deignan e Lucinda Brand, due ragazze da 71 vittorie in carriera complessivamente, pronte a sacrificarsi per le compagne. A proposito di team con ambizioni importanti, attenzione anche alla Canyon/SRAM Racing, che potrà contare sulla giovane australiana Neve Bradbury, una delle atlete più cresciute quest’anno, e sulle sempre solide Elise Chabbey e Soraya Paladin.

Non ha avuto un inizio di stagione fortunato a causa di qualche guaio fisico, ma certo non si può sottovalutare Cecilie Uttrup Ludwig (FDJ-SUEZ), sempre al via del Giro dal 2017 a questa parte, con quattro Top 10 finali. Nella formazione francese occhio anche a Grace Brown e Vittoria Guazzini, che potrebbero mettersi in mostra fin dalla crono di apertura.

Tra le italiane vogliono essere protagoniste anche Erica Magnaldi e Silvia Persico (UAE Team ADQ), mentre tra le spagnole Mavi Garcia (Liv AlUla Jayco), 40 anni, vorrà dimostrare che l’età è solo un numero, ma attenzione anche anche a Ane Santesteban e Usoa Ostolaza (Laboral Kutxa-Fundacion Euskadi). In ottica classifica finale, poi, non vanno sottovalutate Kim Cadzow (EF Education-Cannondale), Liane Lippert (Movistar), Pauliena Rooijakkers (Fenix-Deceuninck), Ella Wyllie (Liv AlUla Jayco) e la straordinaria ciclocrossista Fem Van Empel (Team Visma | Lease a Bike).

In volata, invece, si preannuncia battaglia tra le compagne di nazionale e amiche Elisa Balsamo (Lidl-Trek) e Chiara Consonni (UAE Team ADQ), che contano due vittorie di tappa a testa alla Corsa Rosa, ma proverà ad inserirsi nella bagarre anche Arlenis Sierra (Movistar).

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