Se passate per Imola, vale la pena fermarsi per qualche ora. Conosciuta per il suo famoso autodromo, l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari, è un’importante sede per gare automobilistiche, tra cui la Formula 1. La città vanta anche un centro storico ricco di storia e cultura, con edifici medievali e rinascimentali, tra cui la Rocca Sforzesca, una maestosa fortezza del XIV secolo. Non va dimenticato, poi, che con Imola inizia la Romagna e perciò un tour storico-culturale non può che essere accompagnato da un altrettanto interessante itinerario del gusto, alla scoperta dei prodotti tipici locali come cappelletti, garganelli, tagliatelle, friggione, piadina, ciambella, ravioli e degli ottimi vini della produzione ‘Colli d’Imola.
La quarta tappa parte proprio da Imola e segue la via Emilia nel suo lungo e pianeggiante andare fino a Savignano sul Rubicone, dove si entra progressivamente nell’Appennino romagnolo. Si attraversa la Repubblica di San Marino dove è posto un GPM (5,4 km al 6,9%, con gli ultimi 2 km al 9%), poi il Monte Altavello (3,4 km al 7,4%) e il Monte Osteriaccia (3,1 km al 6,3%) a 25 km dall’arrivo. Gli ultimi 14 km, poi, saranno in leggera e costantemente salita, fino all’arrivo di Urbino, dove il gruppo sarà verosimilmente molto selezionato. La tappa misura in tutto 134 km.
Molto suggestivo il finale ad Urbino: fondata in epoca romana, ha raggiunto il suo apice durante il Rinascimento sotto il ducato di Federico da Montefeltro. Il centro storico di Urbino è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO per la sua straordinaria architettura rinascimentale. Uno dei luoghi più emblematici della città è il Palazzo Ducale, un capolavoro dell’architettura rinascimentale che ospita la Galleria Nazionale delle Marche, con opere di artisti come Piero della Francesca e Raffaello, nato proprio a Urbino. La città è anche sede di una delle università più antiche d’Europa, l’Università di Urbino, fondata nel 1506. Per le buone forchette, Urbino offre la sua crescia sfogliata e la casciotta DOP, senza dimenticare il prelibato tartufo.
Imola è stata grande protagonista del ciclismo recente soprattutto grazie al suo Autodromo, in primis ospitando in extremis i Mondiali del 2020, l’anno del Covid, ma anche i Campionati Italiani del 2021 e prima quelli del 2009. Il Giro d’Italia ci è arrivato le ultime volte nel 2015, con vittoria di Ilnur Zakarin, e nel 2018 con successo di Sam Bennett, ma anche il Giro Next Gen ci ha fatto tappa nel 2017 e 2021. C’è un precedente anche per il Giro d’Italia Women, era il 1998 e vinse Luisiana Pegoraro.
Anche Urbino ha accolto il Giro d’Italia più di qualche volta, l’ultima nel 2008 con una cronometro vinta da Marzio Bruseghin, mentre nel 2012 ha fatto da partenza della frazione con finale a Porto Sant’Elpidio. Nel 2010 e nel 2020, inoltre, il Giro Next Gen l’ha scelta come traguardo.