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Tappa

4

Mercoledì 10
Luglio 2024

134 km
Dislivello 1500 mt

Tudor Partenza tra

G ::

Imola -

Urbino

altimetria

planimetria

info tecniche

Ancora una tappa divisa in due parti: l’avvicinamento completamente pianeggiante e il finale molto mosso. Da Imola fino a Savignano sul Rubicone si segue la via Emilia praticamente rettilinea e pianeggiante punteggiata solo dagli abitati e dalla loro collezione di ostacoli al traffico. Dopo Savignano si entra progressivamente nell’appennino romagnolo. Si attraversa la Repubblica di San Marino dove è posto un GPM e si raggiunge direttamente Urbino via Mercatino conca con alcune ulteriori salite oltre allo strappo finale di arrivo.
Ultimi km
Lieve parte in contropendenza fino all’ultimo chilometro dopo il quale si entra nel borgo medievale su pavimentazione in porfido con pendenze mediamente attorno a 12-14%. Rettilineo di arrivo di 100 m su pavè, larghezza 6 m,

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Città di:

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Imola

Panoramica

Situata sulle rive del fiume Santerno, là dove l’Appennino Tosco-Romagnolo incontra la Pianura Padana, Imola gode di una posizione privilegiata, a 30 km da Bologna e a 60 km dalle assolate spiagge della Riviera Romagnola. Conosciuta in tutto il mondo per il suo storico autodromo, Imola è il luogo ideale per trascorrere alcuni giorni tra cultura e sport senza trascurare qualche sosta dedicata al palato. Gli eleganti palazzi nobiliari e la Rocca Sforzesca sono solo alcuni dei gioielli del centro storico, interamente visitabile a piedi, mentre la suggestiva cornice dell’Appennino e le strutture sportive di alto livello, rendono la città adatta anche agli amanti della natura e dello sport. La città di Imola offre agli amanti della bicicletta una delle reti di piste ciclabili più estese della regione, che si sviluppa per oltre 100 km, rendendo le due ruote il mezzo ideale per conoscere Imola. Numerosi gli eventi di richiamo: in Autodromo concerti e gare internazionali mentre nel centro storico contenitori culturali come Imola in Musica e il Baccanale.

Gastronomia

Non va dimenticato che con Imola inizia la Romagna e perciò un tour storico-culturale non può che essere accompagnato da un altrettanto interessante itinerario del gusto, alla scoperta dei prodotti tipici locali come cappelletti, garganelli, tagliatelle, friggione, piadina, ciambella, ravioli e degli ottimi vini della produzione ‘Colli d’Imola. L’Area Imolese è ricca di prodotti tipici e ricette della tradizione, celebrati durante sagre e feste. I garganelli, conosciuti anche come maccheroni al pettine, sono una tipologia di pasta all’uovo tipica della tradizione imolese. Un tempo venivano cotti e ser- viti in brodo, ma oggi sono generalmente serviti asciutti con condimenti vari. La piadina romagnola (Pié) è un pane azzimo (privo cioè di lievito) di antichissima tradizione, cotto un tempo sul testo, l’apposita pietra posta su braci ardenti, oggi generalmente sostituito da una normale padella di ferro. La piadina romagnola é il simbolo della gastronomia regionale e si mangia spaccata a metà e farcita con i caratteristici salumi o con un formaggio tenero come lo squacquerone, il formaggio locale per cui è in corso il riconoscimento della Comunità Europea. La ciambella tradizionale è conosciuta da oltre 700 anni in questa zona anche come “Brazadela”. Generalmente di forma ovale, la ciambella è dorata e croccante all’esterno, morbida e asciutta all’interno. È un dolce antico, semplice e dal sapore un po’ rustico, capace di riportare alla memoria i ricordi dell’infanzia. Così buona e genuina, da gustare da sola o “tociata” (imbevuta) nel vino, un gesto tradizionale che la rende irresistibile. In fatto di vini la scelta è ricca: tra i rossi il Sangiovese DOC e fra i bianchi l’Albana DOCG. La località è posta lungo la Strada dei Vini e Sapori Colli d’Imola. A novembre, da oltre trent’anni a Imola si svolge Baccanale, una rassegna dedicata interamente al cibo che coinvolge non solo la città, ma anche i comuni circostanti. Il nome della manifestazione è chiaramente una celebrazione del dio Bacco, quasi a rimarcare come i colli circostanti siano un territorio ideale per la coltivazione della vite. Visitare Imola durante quest’evento significa intraprendere un viaggio nel mondo della gastronomia locale, spaziando verso orizzonti sempre nuovi e inaspettati che pongono la cultura enogastronomica al centro di tutto. Un programma sempre nuovo, ricco di incontri, mostre, spettacoli, degustazioni, mostre mercato e, ovviamente, menu tematici. Il tema scelto per l’edizione 2024, in programma dal 19 ottobre al 10 novembre prossimi, è “Un filo d’olio”, un’espressione che rimanda a molteplici aspetti della cucina e della cultura locale. L’olio, in particolar modo quello di oliva (ma non solo) accompagna la nostra cultura gastronomica da millenni e ha mantenuto, in tutto questo tempo inalterate le sue caratteristiche e qualità. Il legame di Imola con l’olio si è recentemente rafforzato. Imola è infatti entrata, proprio nel 2024, a far parte dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio. Nel concludere questo breve viaggio tra le eccellenze enogastronomiche, va assolutamente citato il Ristorante San Domenico di Imola, premiato con due stelle Michelin. In attività fino dal 1970, il ristorante nacque con l’idea di far conoscere la cucina delle case nobiliari italiane, con grande attenzione per i sapori della tradizione. Oggi il ristorante è un punto di riferimento della cucina internazionale grazie alla passione e alla costante ricerca dello chef Max Mascia.

Punti d'Interesse

La pianta della città – l’antica colonia Forum Cornelii – richiama ancora lo schema tipico di fondazione romana. C’è una grande pietra a forma di rombo nel selciato dove si incrociano le vie Appia e Mazzini, quasi sotto l’ombra della torre comunale dell’orologio: marca il centro esatto di Imola antica, là dove in epoca romana si incrociavano il decumano e il cardo. È il punto ideale per iniziare un itinerario di scoperta che parte dalle volte medievali del Palazzo Comunale per continuare sotto gli eleganti portici “del passeggio” che fiancheggiano piazza Matteotti: i colori e i materiali sono quelli della storia della Romagna, il rosso caldo del cotto e il giallo delicato dell’arenaria. A poca distanza dalla piazza si erge uno degli edifici del ‘700 più belli di Imola, Palazzo Tozzoni, donato alla città intatto negli arredi e nelle collezioni d’arte di famiglia, ora museo civico di grande suggestione. Chi varca il portone della casa museo di palazzo Tozzoni, entra in una “macchina del tempo” che lo trasporta in secoli passati ed offre un’esperienza immersiva nella vita di una famiglia aristocratica. Continuando per via Garibaldi si incontra prima sulla destra la Cattedrale di San Cassiano e poi ci si ritrova davanti al monumento simbolo della città, la Rocca Sforzesca, splendido esempio di architettura fortificata tra Medioevo e Rinascimento. Al suo interno possiamo ammirare la collezioni di armi e ceramiche, scendere nei sotterranei delle artiglierie, vedere le segrete dove venivano tenuti i prigionieri. Le sorprese che riserva il centro storico sono però tante: il cuore della città ospita infatti gli antichi complessi conventuali di San Francesco e San Domenico, il Museo e Pinacoteca Diocesani e delle Carrozze. L’edificio di fronte alla cattedrale di San Cassiano, ospitava gli uffici e i quartieri degli alti prelati della Curia cittadina; il cortile delle scuderie è uno scrigno di meraviglie, con il lapidarium e il Museo delle carrozze, dove trovano posto le sontuose berline di Pio VII, utilizzate quando era vescovo di Imola. La Farmacia dell’Ospedale, un edificio inaugurato nel 1794 e rimasto in gran parte intatto nelle suppellettili e nelle decorazioni, restituisce al visitatore l’immagine affascinante di una farmacia settecentesca, arricchita nelle decorazioni dall’ampio soffitto a volta affrescato e dai 457 vasi d’epoca in maiolica esposti su mobili di legno intagliato. La città di Imola è famosa in tutto il mondo per il suo circuito, l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari, che dal 1953 ospita i grandi eventi del motorsport. Mete ideali per chi ama l’attività fisica all’aria aperta sono il Parco Tozzoni, la Riserva naturale orientata Bosco della Frattona e l’area verde all’interno dell’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari, il famoso Parco delle Acque Minerali. Per gli amanti del cicloturismo la Vallata del Santerno offre scorci paesaggistici di notevole bellezza conducendo nel territorio del Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola che si è guadagnato il riconoscimento di Patrimonio Unesco.

Urbino

Panoramica

La città di Urbino spicca con maestosità tra le dolci colline Marchigiane. Il suo centro storico rinascimentale è patrimonio mondiale UNESCO dal 1998. Ha origini antichissime, ma senza dubbio una figura importante fu quella del Duca Federico da Montefeltro, il quale ha lasciato la sua impronta facendo edificare il Palazzo Ducale (oggi sede della Galleria Nazionale delle Marche). Anche il celebre artista Raffaello Sanzio ha contribuito nella narrazione di questa città già dalla sua infanzia.

Ad Urbino potrete trovare un intreccio perfetto e meraviglioso tra Arte, Gusto e Terra. Percorrendo i suoi vicoli nascosti scoprirete il vero fascino della città stessa, assaporando allo stesso tempo sapori e prelibatezze; ma non solo, potrete notare anche i ricchi dettagli particolari che caratterizzano Urbino.

Indubbiamente importante è il paesaggio territoriale che dona una vera e propria personalità alla città: ricchi sono i posti suggestivi a pochi chilometri da Urbino.

 

Gastronomia

  • Crescia sfogliata di Urbino: tra i prodotti tipici di Urbino potrete provare senza dubbia la crescia sfogliata che, arricchendola con tante prelibatezze, diventa un piatto davvero gustoso. Vieni ad assaggiarla!
  • Tartufo: completa ogni piatto dando sapore e aroma della tipica cucina marchigiana.
  • Casciotta d’Urbino DOP: è un tipico formaggio rinascimentale del Territorio che ha conquistato il marchio DOP. Venite ad assaporare la sua dolcezza!

Punti d'Interesse

  • Palazzo Ducale: è una meraviglia architettonica in stile Rinascimento. Fu voluto dal Duca Federico da Montefeltro e lo commissionò all’architetto Francesco di Giorgio Martini. Ad oggi ospita al suo interno la Galleria Nazionale delle Marche. Si possono ammirare opere di Raffaello, Tiziano, Piero della Francesca, Paolo Uccello. Non solo, è possibile visitare anche i sotterranei del Palazzo e salire nei Torricini per una vista a 360 gradi sulla Città e sul Territorio circostante.
  • Cattedrale S. Maria Assunta: il maestoso Duomo di Urbino è in stile Neoclassico. La sua facciata è ornata da statue che simboleggiano le Virtù Teologali; mentre al suo interno sono presenti sculture, arredi liturgici, opere di grande rilievo.
  • Oratorio San Giovanni e San Giuseppe: a pochi passa da Piazza della Repubblica, si possono trovare due gioielli: l’Oratorio San Giovanni e l’Oratorio San Giuseppe. Il primo è caratterizzato dal ciclo di affreschi dei Fratelli Salimbeni: rappresentano le Storie della vita di San Giovanni Battista. Il secondo è famoso per il suo imponente presente a grandezza naturale in stucco realizzato da Francesco Brandani.
  • Casa Natale di Raffaello: luogo di nascita e crescita formativa di Raffaello, quest’ultima influenzata dal padre. All’interno della casa è possibile osservare l’arredo delle stanze dove è cresciuto l’artista e curiosare tra i dipinti di Giovanni Santi e le riproduzioni di tavole di Raffaello, la più celebre è La Madonna con il bambino.
  • Chiesa di San Francesco: è uno dei principali luoghi di culto degli Urbinati, considerato dagli stessi il Pantheon della città, in quanto al suo interno sono sepolti i personaggi più illustri di Urbino, come per esempio: Federico Barocci, Giovanni Santi e Magia Ciarla (genitori di Raffaello).
  • Orto Botanico: all’interno del centro storico di Urbino si trova un grazioso angolo verde: l’Orto Botanico. È possibile vivere un’atmosfera magica e scoprire tante specie di piante monumentali. Oggi è sede di un centro supporto alla ricerca e alla didattica dell’Università degli Studi di Urbino.
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